Tosca di Victorien Sardou, Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Musica di Giacomo Puccini
2009
vol. I: Facsimile della copia di lavoro del libretto
vol. II: Copia di lavoro del libretto
La fonte presenta il testo completo del libretto di Tosca, corredato da aggiunte, correzioni, chiose, frammenti di bozze di stampa applicati sulle pagine, schizzi musicali e di piantazioni sceniche. Vi si possono riconoscere, oltre a una scrittura calligrafica, le mani di Giacomo Puccini, Luigi Illica, Giuseppe Giacosa e Giulio Ricordi.
Nella lunga genesi dei capolavori pucciniani, la prima laboriosa fase era quella della stesura del libretto: qualcuno di casa Ricordi (spesso lo stesso Giulio Ricordi) ne preparava le copie, scrivendo il testo solo sulle pagine dispari, per lasciare spazio, nelle pagine a fronte, ad annotazioni e correzioni. Le copie poi raggiungevano il tavolo di lavoro dei librettisti e del compositore, che se le scambiavano con l’intento di giungere alla redazione definitiva. Attraverso gli interventi di Illica, Giacosa, Ricordi, e soprattutto di Puccini, è possibile ricostruire, con la massima approssimazione, l’appassionante dialogo che intercorse tra gli autori e l’editore. È possibile insomma entrare nel vivo del laboratorio creativo e individuare le fasi cruciali della genesi di Tosca.
Sono giunte fino a noi altre copie di lavoro del libretto di Tosca, ma questa ha un rilievo tutto particolare perché è rimasta più a lungo sulla scrivania di Puccini, ed è, quindi, quella più ricca di annotazioni, correzioni, prescrizioni del compositore: quasi ogni pagina del manoscritto ci restituisce il suo pensiero.
Si segnala in particolare la ricchezza, assolutamente inconsueta, di abbozzi musicali, tra cui quello di E lucevan le stelle.