Cantata «Cessato il suon dell’armi» (I figli d’Italia bella)

per tenore, coro e orchestra

Anno di composizione
1877
Prima esecuzione conosciuta
Lucca, 6 giugno 2003
Annotazioni

Ritrovata da Simonetta Puccini ed eseguita, presumibilmente per la prima volta, nel 2003, il 6 giugno a Lucca. Fino a quel momento era identificata come I figli d’Italia bella e data per dispersa.

Cessato il suon dell’Armi
I figli d’Italia bella

Una voce
Cessate il suon dell’armi
Presso i trofei di guerra
Riedano i genii nell’Ausonia terra.
Fra l’effigiate tele
Meraviglie dell’italo pennello
Dei figli nostri in core
Nuovo dell’Arte si ridesti amore.

Genio immortal d’Italia
Benigno a noi ritorna,
Del tuo divin sorriso,
Come solevi un dì,
Nostr’opre adorna.
Qui dove splende vivido
II sol di libertà
Il Nume tuo benefico
L’antico culto avrà.

Coro
Nella terra che vide i portenti
Del sublime pittore d’Urbino,
Nella terra, ove a un Angel divino
L’arte istessa la mano guidò,
Sotto il Cielo che brilla sereno
No che i figli non sorgono ignavi,
Ma la gloria sublime degli avi
Ne lor petti solenne parlò.
Dei tuoi figli, o Italia bella,
Uno è il voto ed uno il cor
Che rifulga la tua stella
Dell’antico splendor